dimanche 19 septembre 2021

The Trip : Caronte 50 Years Later (recensione in italiano)

Per comprendere appieno cosa sia realmente questo album e cosa rappresenti, dobbiamo tornare indietro di qualche anno. Dopo il concerto dei The Trip nel 2012 ad Alassio in omaggio ai due scomparsi del gruppo, Wegg Arvid Andersen e Billy Gray, il tastierista e frontman dei The Trip, Joe Vescovi, ha dato il soprannome di "Caronte" a Pino Sinnone, il primo batterista del gruppo.
Qualche tempo dopo, sentendo avvicinarsi la fine, le fece promettere di continuare a dare vita alla musica di The Trip. Joe Vescovi purtroppo è partito il 28 novembre 2014 ed è stata una grande perdita per il prog italiano. Pino si mise allora all'opera con coraggio quando aveva già settantatré anni. Ha creato una prima formazione nel 2015, The New Trip. poi dopo alcune prove ed errori e diversi tentativi, è finalmente arrivato a quello che considerava il gruppo di musicisti giusto per mantenere la sua promessa: garantire una serie di concerti di supporto e registrare un album di cover dei The Trip. Fatto. Caronte 50 anni dopo è stato rilasciato il 14 luglio 2021.
Vuoi il verdetto adesso? Ve lo regalo: Pino è riuscito nella sua missione oltre le aspettative. Questo disco è un miracolo. Non credo che ci sia compiacimento lì dentro. Conosco a memoria tutti i brani di The Trip, ascoltati centinaia di volte. Ho visto e sentito il gruppo sul palco in varie configurazioni e posso dirvi che anche senza Joe, senza Billy, senza Wegg, questa formazione vale mille volte meglio di un semplice qualificatore di tribute band o quant'altro dispregiativo. . Come mai ? Perché al di là dell'esecuzione tecnica (torneremo su questo), l'anima di The Trip è presente in questo disco come sul palco, l'ultimo concerto fino ad oggi al festival 2 Days Prog + 1 essendo stato sotto questo aspetto un grande momento. Quando The Trip attacca "Caronte" in concerto, ci sono almeno due persone che sentono l'elettricità attraversare tutto il loro corpo, Marina Montobbio e il sottoscritto. E durante la performance del 4 settembre, ha funzionato davvero bene!
Pino si è circondato di un gruppo di giovani musicisti che fanno molto meglio che essere irreprensibili, incarnano davvero The Trip oggi. Carmine Capasso, lo conoscevamo già. Nessun problema. Da diversi anni è anche collaboratore abituale dei Samurai of Prog. Ranfa alla voce, era più che ovvio. Questo è il massimo per questo lavoro. Ma gli altri due membri reclutati da Pino sono tutte perle, a cominciare da Andrea D'Avino che non ha un ruolo facilissimo (in sostituzione di Joe Vescovi alle tastiere!) eppure è francamente stupendo all'organo Hammond. . Infine Tony Alemanno è una grande scoperta, un bassista solido ed efficiente che ha capito il modo di suonare di Wegg.
Va detto e affermato, questo album è intelligente e ben fatto. Riprende i brani di Caronte (l'album del 1971) in ordine e in perfetta esecuzione, con nervi, muscoli e cuore. Ma include anche un brano composto appositamente per l'occasione da Carmine Capasso. Questo titolo, "Acheronte", costituisce un'introduzione perfettamente in linea con il resto. Alla fine dell'album, Pino decise di aggiungere l'enorme, mostruosa "Una Pietra Colorata", tratta dal primissimo disco del gruppo, e "Fantasia", brano ascoltato solo nel film Avventura a Montecarlo che ben meritava. . In queste ultime due tracce è Kri, il figlio di Pino, a guidare una forma di passaggio di consegne andata in scena anche durante il concerto di Revislate, Pino che fa per l'occasione un discorso carico di emozioni.
Al di là dell'evidente successo di questo progetto, spero che le persone scoprano nel 2021, attraverso questo album, le tante pepite che The Trip ha suonato cinquant'anni fa! Sarebbe ancora più bello del sogno di Joe Vescovi.
Per finire: un pensiero profondo per Joe e due parole per Pino: Bravo & Grazie!.
 
La tracklist:
 
1. Acheronte (Capasso)
2. Caronte I (Vescovi)
3. Due fratelli (Vescovi-Gray)
4. La piccola Janie (Vescovi-Grigio)
5. The Ultima Ora e Ode a Jimi Hendrix (Vescovi-Gray)
6. Caronte II (Vescovi)
7. Una Pietra Colorata (Vescovi-Sinnone)
8. Fantasia (Vescovi-Sinnone)
 
Il gruppo: Andrea Ranfa (voce solista), Carmine Capasso (chitarre, sitar, theremin, programmazione, voce), Andrea "Dave" D'Avino (organo Hammond, pianoforte, cori), Tony Alemanno (basso, cori), Pino Sinnone (batteria) + Kri Sinnone (batteria su 7 e 8)

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